Un Haiku è una poesia breve, composta da tre versi ricchi di significato implicito. L’Haiku è il formato poetico più amato in Giappone, nonché il più apprezzato all’estero.
Da Giuseppe Ungaretti a Salvatore Quasimodo, anche i più illustri poeti nostrani hanno tratto ispirazione dalle poesie tradizionali giapponesi, che catturano storie ed emozioni legate alla natura in un componimento breve e conciso.
Ancora oggi, la poesia Haiku è conosciuta a livello internazionale ed esercita un grande fascino tra gli amanti del genere.
Quali sono le regole per scrivere un haiku?
- Limitarsi a tre righe nel formato 5/7/5 unità fonetiche (音), per un totale di diciassette;
- Non ci sono regole per la punteggiatura, ma è consigliato non eccedere con i segni di interpunzione;
- Inserire solo parole fondamentali ai fini semantici per non impiegare lo spazio con concetti superflui;
- Per scrivere un haiku tradizionale ci si può ispirare alla natura, e a come essa interagisce con la vita quotidiana.
- Affiancare il testo a delle immagini evocative non è obbligatorio ma conferisce una componente visiva al poema risultando più interessante e completo per chi legge.
Ecco due esempi di poesia giapponese Haiku firmati da Matsuo Bashō:
Un'antica piscina
Una rana salta dentro
Il suono dell'acqua.
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Anche a Kyoto
Sento il cuculo
Ho nostalgia di Kyoto
Ed eccone uno composto da Kobayashi Issa:
Non piangete, insetti
Amanti, stelle stesse,
Devono separarsi.