Quanti libri si possono pubblicare con Amazon KDP al giorno? Al massimo 3. Una numero assolutamente compatibile con le umane possibilità, giusto? Beh, sì.
Infatti il problema non sono gli umani, ma le macchine. E precisamente, l’Intelligenza Artificiale per autori.
Vista la facilità e la velocità con cui è possibile scrivere un libro al giorno d’oggi, Amazon ha deciso di introdurre nuovi limiti per gli autori in self publishing. Nel timore che una grande quantità di libri di bassa qualità generati dall’intelligenza artificiale possa invadere la sua piattaforma, Bezos ha deciso dunque di ricorrere ai ripari.
Il limite di 3 libri potrebbe essere modificato in futuro e, inoltre, tutti gli autori hanno la possibilità di richiedere e ottenere un nulla osta per superarlo.
L’azienda è alle prese con i nuovi trend dell’editoria e sta monitorando attentamente l’evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa e il suo impatto sulla lettura, la scrittura e la pubblicazione.
Ma qual è la causa scatenante del cambio di rotta? Cosa ha convinto Amazon a prendere dei provvedimenti?
Il lancio del libro autopubblicato “Fire and Fury: The Story of the 2023 Maui and its Implications for Climate Change” (Fuoco e Furia: La Storia del Maui del 2023 e le sue Implicazioni sul Cambiamento Climatico), ha attirato una caterva di critiche, che hanno colpito sia l’autore che la piattaforma stessa. La qualità è talmente bassa – ripetizioni, scrittura meccanica, date inesatte – e l’argomento così scottante che è stato impossibile non notarlo. E non additarlo a simbolo della decadenza della scuola letteraria mondiale.
L’episodio riflette il crescente coinvolgimento dell’intelligenza artificiale in vari aspetti della nostra società, inclusa l’editoria. Negli ultimi mesi alcuni autori hanno intentato niente meno che cause legali contro i colossi dell’AI, accusandoli di violazione di copyright e di concorrenza sleale.
Ne vedremo delle belle.