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Cos’è una Ballata? La Ballata in musica e in poesia spiegata nel dettaglio

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  • Ultima modifica dell'articolo:22 Novembre 2024
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Cos’è una ballata? La ballata è una forma di espressione artistica presente sia in ambito musicale che letterario. Nell’immaginario collettivo, la ballata ha un fascino antico e intramontabile, ed evoca storie perdute che la musica e il ritmo hanno salvato dal tempo. 

Cos’è esattamente una ballata in musica e in poesia? In questa guida vedremo che cosa si intende per ballata, e quali sono i requisiti fondamentali per realizzarne una moderna. Scopriremo le sue origini e i suoi usi sia in musica che in poesia, e vedremo qualche esempio di ballata antica e moderna.

La ballata: un termine che affonda le sue radici nel Medioevo

La parola “ballata” è stata coniata secoli fa, quando era il genere musicale più in voga. Per riconoscere una ballata da un altro tipo di componimento, basta verificare il seguente requisito: nella ballata viene raccontata una storia. Secondo il dizionario, la ballata può essere di vario genere: italiana, francese, romantica o contemporanea. In generale, potremmo affermare che la ballata è esattamente questo:

Canzone a ritmo lento su un testo narrativo.

Quando è stata coniata la parola “ballata”? La parola “ballata” è stata coniata nel XIII secolo, derivava dal latino e inizialmente indicava un componimento poetico creato per l’accompagnamento musicale. 

Col tempo, la ballata si è evoluta come un’importante forma espressiva metrica di matrice musicale. È caratterizzata da uno schema di rime specifico, tipicamente con versi ripetuti e un ritornello, una struttura che l’ha resa orecchiabile e facile da trasmettere in via orale di generazione in generazione. 

Le ballate hanno trovato espressione anche in altre culture, per esempio quella anglosassone, dove è stata per secoli un punto di riferimento sia nella poesia che nella musica.

Cos’è una ballata in musica?

In ambito musicale, la ballata è una forma di componimento diviso in strofe o stanze composte da versi endecasillabi. Ogni strofa presenta tre parti: le prime due sono chiamate piedi, mentre la terza è detta volta (ritornello). Spesso, l’ultimo verso si ricollega (rima) all’ultimo verso del ritornello. Una tipica ballata italiana è il brano di Ivano Fossati “La costruzione di un amore”. La ballata può essere: a) grande se il ritornello ha almeno quattro versi; b) mezzana se il ritornello ne ha tre; c) minore se ne ha due; d) piccola se ha un solo verso endecasillabo, e e) minima se è costituito da un verso quinario, settenario oppure ottonario. Infine, può essere definita f) extravagante quando la ripresa è costituita da più di quattro versi.

Cos’è una ballata in poesia?

La ballata in poesia è praticamente la stessa cosa, ma senza la musica. La ballata poetica è costituita da versi endecasillabi, strutturata in stanze e/o strofe e dotata di ritornello in rima. Spesso presenta uno schema rimico rigido che facilita la memorizzazione e la recitazione. La classificazione che trovate qui sopra vale anche in questo caso.

Le ballate possono essere romantiche, popolari, sacre o semplicemente narrative.

5 ballate famose in poesia

Tra le ballate più famose, troviamo “Lord Randal“, una ballata inglese che racconta una storia tragica attraverso un dialogo tra un giovane e sua madre. Un altro esempio è “Barbara Allen“, che parla di amore e morte; la ballata italiana “Donna lombarda“, risalente al XIII secolo, è un classico della tradizione popolare del Nord Italia. Una delle più celebri è tuttavia la “La ballata del vecchio marinaio” di Samuel Taylor Coleridge, una canzone romantica del diciannovesimo secolo che viene spesso citata quando si parla del tema. Infine, la “Ballata delle donne” di Edoardo Sanguinetti è un bell’esempio di ballata moderna nostrana.

5 ballate famose in musica

Tra le ballate famose in musica citiamo “Scarborough Fair” di Simon & Garfunkel uscita negli anni ’60, “La Ballata di Sacco e Vanzetti” di Ennio Morricone; “Knockin’ on Heaven’s Door” di Bob Dylan, “The Ballad of John and Yoko” dei Beatles; e la “Ballata dell’amore cieco (o della vanità)” di Fabrizio De André.

Come scrivere una ballata: 3 requisiti fondamentali

Per scrivere una ballata, ci sono tre requisiti fondamentali da considerare: struttura metrica, temi narrativi e accompagnamento musicale.

  • Struttura Metrica: La ballata segue una certa struttura, solitamente composta da versi caratterizzati da uno schema rimico specifico (ABABBCBC). 
  • Temi Narrativi: Le ballate raccontano storie. Possono essere romantiche, storiche, o fantastiche. 
  • Accompagnamento Musicale: Tradizionalmente, le ballate erano canzoni a ballo, quindi è essenziale integrare un accompagnamento musicale che possa migliorare l’esperienza lirica. 

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