Pur non avendo le statistiche alla mano, non ci vuole molto per capirlo: il mercato editoriale italiano presenta caratteristiche specifiche che lo distinguono da quello degli altri paesi europei. Oltre che, naturalmente, da quello americano, che costituisce un mondo a sé. Ecco alcune delle principali differenze tra il mercato editoriale nostrano e quello dei nostri vicini, come la Francia, la Germania e il Regno Unito:
Dimensioni del mercato e abitudini di lettura
Italia: Anche se si registra una debole crescita, gli italiani leggono meno rispetto alla media europea. Secondo dati recenti, solo il 40% della popolazione italiana legge almeno un libro all’anno. È pochissimo!
Altri paesi europei: In Germania, Francia e in Scandinavia, per citare alcuni paesi europei, i tassi di lettura sono molto più alti (spesso oltre il 60-70%). Anche l’abitudine alla lettura digitale è più diffusa in alcuni paesi del Nord Europa. Si leggono più ebook e Audiobook, con device come Kindle e Kobo.
Struttura del mercato
Italia: Il mercato è dominato da grandi gruppi editoriali – come Mondadori, Selleria, Rizzoli, Feltrinelli, Salani e Giunti – che controllano una larga parte della distribuzione e dei punti vendita. I piccoli editori hanno meno spazio e visibilità, anche se esistono realtà indipendenti di qualità.
Altri paesi europei: In Francia, per esempio, esiste una forte tutela per i piccoli editori grazie a normative come il prezzo fisso dei libri (legge Lang), che limita le scontistiche sui libri nuovi, promuovendo così la varietà editoriale.
Canali di distribuzione
Italia: Le librerie fisiche (indipendenti e di catena) e le piattaforme online (soprattutto Amazon, ma anche Ibs, Feltrinelli, Librario ecc.) rappresentano i principali canali di distribuzione dei libri cartacei e non. Negli ultimi anni, le librerie indipendenti su sono trovate in seria difficoltà a causa della concorrenza delle grandi catene (come Feltrinelli store) e dell’e-commerce (Amazon).
Altri paesi europei: Nel Regno Unito, il sistema delle librerie indipendenti è più solido rispetto all’Italia. Le librerie indipendenti godono delle politiche governative che tutelano i piccoli imprenditori e commercianti, nonché di una cultura che premia lo shopping a Km 0.
Supporto governativo
Italia: Esistono incentivi alla lettura, come il “Bonus Cultura” per i giovani, ma in generale il sostegno pubblico al settore è considerato limitato. Le biblioteche, pur presenti sia in città che nei paesi, sono meno frequentate rispetto ad altri paesi europei.
Altri paesi europei: In Francia e nei paesi scandinavi, ci sono politiche culturali più strutturate a sostegno del libro, delle biblioteche e degli editori indipendenti.
Generi e preferenze
Italia: La narrativa è il genere più venduto, con una forte predilezione per i best-seller e i libri di autori italiani. La saggistica, invece, è meno richiesta rispetto ad altri paesi. Anche il settore per bambini e ragazzi è in crescita.
Altri paesi: In Germania, la saggistica e i manuali rappresentano una fetta significativa del mercato. Nei paesi scandinavi, il giallo e il noir nordico sono estremamente popolari.
Traduzioni
Italia: Una grossa percentuale dei libri pubblicati in Italia è rappresentata da best seller tradotti da altre lingue, soprattutto l’inglese ma non solo – anche spagnolo, tedesco, francese e cosìvia. Gli autori italiani, d’altro canto, fanno più fatica a essere tradotti e distribuiti all’estero.
Altri paesi europei: In Francia e Germania, i libri locali dominano il mercato, anche se c’è un’apertura verso le traduzioni. I libri tradotti dall’italiano all’estero sono meno numerosi rispetto a quelli di altre lingue.
Tecnologia e innovazione
Italia: L’adozione di e-book e audiolibri è in crescita, ma ancora limitata rispetto ad altri paesi. La pandemia ha spinto molti editori a esplorare di più il digitale, e tantissimi lettori a fidarsi delle nuove tecnologie.
Altri paesi europei: Nel Nord Europa, gli audiolibri e le piattaforme di abbonamento a essi dedicate sono ampiamente diffusi e rappresentano una fetta consistente del mercato.
Se si vuole far breccia nel mercato editoriale italiano occorre tenere conto di tali differenze, considerando che il progresso è in grado di trasformare lo status quo in pochi anni… persino in Italia.