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Come deve essere il 1° capitolo di un romanzo? 5 requisiti essenziali

Perché è così importante il primo capitolo di un romanzo? Normalmente, le prime pagine sono quelle richieste dagli agenti letterari e dalle case editrici. Attraverso il primo capitolo, vogliono sapere di che genere letterario si tratta, qual è lo stile dell’autore e se il romanzo promette bene o è troppo pieno di errori (non parlo di quelli grammaticali) per poterlo recuperare. Per valutare un romanzo, alcuni chiedono le prime 10 pagine, altri i primi tre capitoli.

Per chi è chiamato a fare una prima valutazione, il primo capitolo è senza dubbio il più importante, soprattutto le primissime pagine.

La stessa cosa vale per il lettore: se i primi capitoli non attirano, annoiano o indispongono, difficilmente si prosegue con la lettura di un libro. Quindi, se vuoi pubblicare il tuo libro o, almeno, far sì che venga letto, devi concentrarti particolarmente nella stesura del primo capitolo. Si dice che J. K. Rowling abbia scritto il primo capitolo di Harry Potter quasi una trentina di volte, prima di finalizzare la versione attuale.

Quindi come deve essere questo primo capitolo per colpire e invogliare? Ecco una checklist.

Primo capitolo: 5 requisiti essenziali

Cosa deve avere il primo capitolo affinché faccia il suo dovere – ovvero convinca editori, lettori e agenti letterari? Ecco i requisiti essenziali.

  1. Presentazione del personaggio principale
    Nella prima scena, deve essere chiaro chi è il personaggio principale. Possibilmente, il personaggio non deve essere introdotto attraverso le descrizioni, come si usava cento anni fa, né attraverso il mero dialogo (noioso!). L’ideale, è mostrarlo in azione: quello che fa, come si comporta e cosa dice, devono aiutarci a capire che tipo di persona è. Un protagonista ideale, del quale ci importerà per il resto della storia, può essere: a) attivo, e prendere decisioni difficili per ottenere ciò che vuole; b) trattato ingiustamente; c) si mostra competente nel suo campo; d) ha amici che gli vogliono bene; e) compie una buona azione; f) ha una stranezza, ma non troppo negativa; g) ha una vulnerabilità segreta, che nessuno conosce. Queste caratteristiche ci aiutano a creare personaggi amabili, a connetterci nel profondo con il loro sentire e a provare empatia per il resto della storia. In genere, se ne usa almeno una nel primo capitolo, e qualche altra nei capitoli successivi.
  2. Stabilire il POV. Il POV è il punto di vista, o point of view in inglese. Il punto di vista del romanzo, che può essere – per esempio – in prima persona, in terza onniscente oppure un POV profondo, dovrebbe essere chiaro fin dal primo capitolo. Il punto di vista può cambiare nei capitoli successivi, ma MAI all’interno dello stesso capitolo. Mai, inoltre, iniziare con il POV di un personaggio poco importante.
  3. Mostrare il genere letterario. Chi legge, ha bisogno di capire che tipo di storia ha di fronte, fin dall’inizio. Fin dalla prima scena, il lettore deve sapere se si tratta di una storia di fantascienza, di un romanzo giallo, di un romanzo horror o di un romance. Spesso il conflitto principale è diverso a seconda del genere: vita contro morte è tipico dei libri di azione e avventura; amore contro odio e indifferenza è tipico dei romance; realizzazione vs. Fallimento si ritrova nelle storie di sport e carriera, ecc.
  4. Mostra il punto di partenza dell’arco di trasformazione del personaggio. L’arco di trasformazione del personaggio è il percorso di crescita compiuto da uno o più protagonisti. All’inizio, il personaggio mostra il suo fatal flaw, ovvero l’ostacolo che deve superare internamente: l’insicurezza, l’immaturità, l’impreparazione o, nel caso di un giallo, la confusione mentale e la mancanza di risposte.
  5. La posta in gioco. Nel primo capitolo, ma anche nel secondo o nel terzo, si intuisce in genere anche la posta in gioco. In un thriller, per esempio, è chiaro sin da subito che il protagonista potrebbe rischiare la vita; mentre in un romanzo d’amore, dove i valori sono amore-odio, si intuisce la possibilità che i due protagonisti possano finire per detestarsi.

E se il libro comincia con un prologo?

Il prologo potrebbe essere ambientato in un luogo o in un periodo diverso dalla storia principale. Potrebbe parlare di un personaggio diverso dal protagonista, oppure introdurre il protagonista in una fase diversa della sua vita. Potrebbe persino essere scritto da un punto di vista diverso rispetto al resto della storia.

In ogni caso, anche il prologo deve introdurre il lettore al viaggio che lo attende, rispettando la maggior parte dei requisiti di cui sopra.

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