Planting e Payoff sono le due facce di un pilastro concettuale della narratologia, tirato sistematicamente in ballo dai maestri sceneggiatori di Hollywood e ripreso con successo dagli autori di tutto il mondo. Planting e Payoff vanno sempre di pari passo, e in questo articolo vi spiegherò perché. I due concetti sono talmente importanti che alcuni li hanno definiti le “regole d’oro” della scrittura, invitando chiunque a seguirle durante la progettazione di una storia (anche se dovessero scontrarsi con tutti gli altri precetti dello storytelling).
Cosa sono Planting e Payoff?
Partiamo dalle basi: cosa significano i termini Planting e Payoff in inglese? Planting significa piantare o impianto; Payoff sta per guadagno, compensazione. In pratica, con il planting si “semina”, mentre con il payoff si “raccoglie”. In un film, un romanzo o un’opera teatrale, il planting avviene quando durante la storia compare un oggetto, un dettaglio, un’informazione o un indizio, che poi andrà a essere utilizzato più avanti per risolvere il dilemma, portare avanti la trama oppure aiutare il protagonista a superare il duello/climax.
Ti dirò di più: se a questo dettaglio hai concesso particolare attenzione (un’inquadratura, una descrizione), devi necessariamente utilizzarlo in seguito, o deluderai le aspettative del tuo pubblico.
L’esempio perfetto: la pistola di Checkov
Per spiegare il funzionamento del Planting e del Payoff viene spesso utilizzata la pistola di Checkov.
Se nel primo atto c'è una pistola appesa al muro, nel terzo atto deve necessariamente sparare.
Anton Checkov
If, in the first chapter, you say there is a gun hanging on the wall, you should make quite sure that it is going to be used further on in the story."
Quindi nel planting si introduce qualcosa, in maniera piuttosto disinvolta ma facendo sì che il lettore se la ricordi; mentre nel payoff questo qualcosa assume finalmente un ruolo importante nella storia.
La pistola di Checkov serve anche a evitare l’effetto “deus ex machina” delle tragedie greche, dove l’intervento del tutto inatteso di un Dio, risolveva miracolosamente tutti i conflitti. Oggi, questa tecnica è malvista, e andrebbe assolutamente evitata. Ecco perché il Payoff deve essere prima seminato, in modo che la risoluzione della domanda drammatica appaia logica e inevitabile, piuttosto che frettolosa, sleale e campata in aria.
Come utilizzare Planting e Payoff
Ecco alcuni consigli su come utilizzare Planting e Payoff in una storia.
- Inserisci il Planting in modo naturale. Il lettore deve ricordarselo, ma il suo coinvolgimento negli atti successivi non deve sembrare troppo ovvio.
- Il Payoff deve rivelare qualcosa di inatteso, in modo che il lettore/spettatore si senta gratificato per aver notato quel dettaglio in una delle scene precedenti.
Planting è Payoff sono tipici della struttura in tre atti, che viene ormai utilizzata per scrivere qualunque genere di storia.
Esempi di Planting e Payoff
Tutti i film e le serie TV che trovi adesso su Netflix contengono questi due concetti.
Ecco qualche esempio di Planting e Payoff:
In Ritorno al Futuro, Martins usa spesso lo skateboard, un’abilità che lo salverà quando viene inseguito da Biff e dai suoi scagnozzi; in Harry Potter, la cicatrice sembra il risultato di un tentato omicidio, mentre in realtà è ciò che resta della trasformazione del maghetto in Horcrux; in Shutter Island è pieno di planting compatibili con il finale, che sono presentati talmente bene da rendere comunque il climax inatteso e scioccante.
Bene, ora che hai capito come utilizzare Planting e Payoff nella tua storia, non ti resta che scrivere! Se vuoi impiegare uno strumento professionale per costruire le tue trame e inserire Planting e Payoff in modo magistrale, dai un’occhiata a Plottr.