Ritorno al futuro è uno dei film di fantascienza più famosi e amati in assoluto. Cult anni ’80 e concept oltremodo vincente – tanto da avere dato vita a una trilogia con merchandising incluso – ha ricevuto un premio Oscar ed è stato inserito nella lista dei 500 film migliori della storia del cinema.
Ritorno al Futuro è anche un ottimo esempio di sceneggiatura tratta dal template del Viaggio dell’Eroe, la mappa concettuale di tutte le storie di successo. In questo articolo cercheremo di capire cosa rende questa trama così avvincente e come progettare una storia che abbia lo stesso ritmo e provochi le stesse appaganti emozioni.
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Template concettuale di Ritorno al Futuro in 9 Passaggi
I Atto – Mondo Ordinario
Il primo atto ci presenta la situazione iniziale in cui versa il nostro protagonista, prima dell’inizio dell’avventura. Il modello del Viaggio dell’Eroe lo chiama “mondo ordinario”. Marty McFly è un adolescente che vive in California nel 1985, circondato da esempi fallimentari: la madre alcolizzata, il padre bullizzato dal suo capo, Biff. Marty ama suonare la chitarra, usa lo skateboard, ha una fidanzata, Jennifer, e un amico, l’eccentrico inventore Doc Brown, un eccentrico scienziato e inventore. Il primo atto termina quando Doc convoca urgentemente Martin, per mostrargli una incredibile scoperta.
Chiamata all’avventura
Doc mostra a Martin la sua nuova invenzione: una DeLorean trasformata in una macchina del tempo. Il mondo ordinario di Marty non è più lo stesso. Dopo averla collaudata, Doc spiega che è alimentata grazie a del plutonio rubato ai terroristi libici. Mentre si prepara a viaggiare nel futuro, arrivano i libici in cerca di vendetta, e sparano a Doc uccidendolo.
II Atto
Accettazione della chiamata
Marty si mette subito alla guida della DeLorean per fuggire dai terroristi. Mentre accelera, l’auto scompare improvvisamente: il protagonista di Ritorno al Futuro è stato trasportato di 30 anni indietro nel tempo, fino al 1955. Dopo essersi schiantato contro un fienile, Marty nasconde la macchina del tempo, ormai distrutta, e si aggira per la città alla ricerca dei suoi punti di riferimento. Con il secondo atto, l’avventura è ufficialmente iniziata.
Prove, alleati, nemici
Dopo aver incontrato suo padre adolescente George, vittima di bullismo da parte di un giovane Biff, Marty lo segue e viene investito da un’auto fuori dalla casa di sua madre Lorraine (il destino che sarebbe dovuto toccare a suo padre). Marty si risveglia convalescente nel suo letto e si rende conto che sua madre si è infatuata di lui. Fugge allora da Doc Brown, il suo mentore (immancabile archetipo del viaggio dell’eroe) che gli crede e accetta di aiutarlo a tornare nel futuro. Unico problema: come faranno a far ripartire la DeLorean?
Prova centrale (1)
Quando Marty mostra a Doc un giornale del 1985, lo scienziato ha un’illuminazione: un fulmine colpirà la torre dell’orologio tra sette giorni; se riusciranno a sfruttare l’energia del fulmine, riusciranno a riportare Marty nel futuro. Le cose, tuttavia, sono più complicate del previsto (qui si alza la posta in gioco): l’arrivo di Marty nel 1955 ha interferito con l’incontro tra i suoi genitori, mettendo in pericolo l’esistenza sua e dei suoi fratelli, che stanno scomparendo da una fotografia che Marty aveva con sé. Lui e Doc pianificano una soluzione: George deve accompagnare Lorraine al ballo della scuola, dove i due dovrebbero darsi il primo bacio. Nel viaggio dell’eroe, questa fase è “l’avvicinamento alla caverna”, dove il protagonista si appresta a compiere la prova centrale.
Prova centrale (2)
Marty tenta in vari modi di convincere il padre a invitare la madre al ballo, ma la madre invita lui. Decide di accettare ed elabora insieme a George un piano per far innamorare Lorraine: Marty ci avrebbe provato con lei, e George sarebbe intervenuto per salvare la situazione. Ma l’arrivo di Biff fa andare tutto in fumo: Biff aggredisce Marty e si chiude in macchina con Lorraine. Alla fine, George tira fuori un po’ di coraggio e riesce a colpire Biff, mettendolo al tappeto (questo è il picco della Prova Centrale!), portando finalmente Lorraine al ballo e conquistando il suo cuore. Marty smette di scomparire ed è finalmente in grado di tornare nel 1985 (Nel viaggio dell’eroe, il suo assolo è la fase della ricompensa).
III Atto
Via del ritorno
Climax/Risurrezione
Il motore si riavvia improvvisamente e Doc riesce a ricollegare i cavi. Marty riesce a tornare nel 1985, abbastanza presto per evitare la morte di Doc, ma la macchina si rompe e, purtroppo, arriva in ritardo, dopo l’attacco dei libici. Per fortuna Doc è vivo e indossa un giubbotto antiproiettile: nel 1955, ha ricomposto la lettera che gli aveva inviato Marty e averla letta gli ha salvato la vita.
Ritorno con l’elisir
Marty si ritrova in un 1985 completamente diverso da quello che si è lasciato alle spalle: possiede una macchina tutta sua, i suoi genitori che i suoi fratelli vivono felici e Biff è ora un dipendente di suo padre George. Tutto va a gonfie vele fino a quando Doc non si presenta con la macchina del tempo, incitando Marty a partire per una nuova avventura: devono recarsi nel 2015 per salvare la sua futura famiglia.
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